Marketing digitale: dimentica i paroloni e inizia a capirlo davvero
Dovremmo immaginare il marketing digitale come un palcoscenico, e dire che se il marketing tradizionale è un teatro di paese il web marketing è decisamente l’arena più grande del mondo. E quindi se con le vecchie tecniche di pubblicità si possono raggiungere tot persone, con il marketing digitale il nostro pubblico aumenta a dismisura. Tutti lì, pronti ad ascoltare ciò che abbiamo da dire. O meglio, a guardare ciò che abbiamo da mostrare. Meraviglioso, no?!
Quando si parla di web, si tratta di un mondo in crescita, che si evolve costantemente e sembra non avere confini; e come spesso accade, va a finire che tra email marketing, inbound marketing, user experience e via dicendo, sembra una matassa insensata in cui mai oseremmo cercare il capo del filo.
Ma non bisogna lasciarsi ingannare dall’apparenza, dietro ai paroloni nerd e alle spiegazioni pretenziose c’è una regola tanto semplice quanto banale: la cura, che nel caso del marketing digitale si traduce con tutta una serie di accortezze, studi e conoscenze che troverete in questo blog; dallo studio del prodotto e di chi potrebbe acquistarlo fino all’elaborazione di una strategia marketing intelligente e organizzata. Che sia la vostra attività o un vostro prodotto o servizio, non basta buttarlo sui canali web, bisogna comunicarlo, e il web marketing in questo caso può davvero cambiarvi la vita.
Ma partiamo da me, perchè anche se si tratta di marketing digitale a farlo sono delle persone: ed in questo caso ho una buona notizia: se ce l’ho fatta io, a districarmi tra siti web, display advertising e tutte cose in apparenza complicatissime, con un bel respiro e un po’ di pazienza potete mettere da parte il “non lo so fare” e farcela anche voi; credetemi, cambierà il volto al vostro business.
Mi chiamo Valentina, sono una copywriter e ho due segreti. Uno, dico a tutti di essere discalculica perchè a pensare a un numero con più di 5 cifre mi viene mal di testa, figurarsi a parlare di algoritmi. Due, fino a poco tempo fa la tecnologia mi spaventava, vivevo di schemini e appunti presi rigorosamente a penna, insomma per me il dispositivo mobile è sempre stato un oggetto utilissimo da perdere e far cadere. Quindi, quando un bel giorno mi è stato detto che sarei stata perfetta per lavorare come copy e occuparmi di content marketing ho pensato di essere finita nel mio inferno personale. La verità è che non è poi così complicato, non fatevi abbindolare dalla visione apocalittica di un’informatica fatta di lunghe serie di numeri, a noi del marketing non interessano; ma andiamo con ordine.
Cos’è (e cosa non è) il marketing digitale:
Se usiamo le definizioni ufficiali e pompose, il marketing digitale sono tutte quelle azioni online volte a vendere e pubblicizzare un prodotto o servizio. La differenza sostanziale con il marketing tradizionale sono i canali: il marketing digitale si muove su tutto ciò che è web (dai siti, ai social network, alle email) con particolare attenzione alle piattaforme di nuova tecnologia come ad esempio gli smartphone. Quindi, per esempio, campagne di promozione su radio e TV, giornali e tutto ciò che è stampato, sono strumenti tipici del marketing tradizionale. Invece, una strutturazione della presenza online, la reperibilità sui motori di ricerca, gli annunci e la pubblicità online sono tutti strumenti del marketing digitale.
Se vogliamo dirlo in termini creativi, il marketing digitale è un ventaglio infinito di possibilità per raccontare ciò che fai, ciò che sei e ciò che sogni. E raccontarlo alle persone giuste, quelle che vogliono sentirlo.
Ovviamente online e offline non sono strategie di marketing concorrenti tra loro, ma al contrario si completano e si amalgamano, come due ingredienti della stessa ricetta, per raggiungere i destinatari con più forza. Il social media marketing, ad esempio, è solo una delle più recenti sfumature della promozione online, ma è quello che al momento riscuote più successo.
Cosa fa? l’importanza della strategia marketing
Che sia marketing digitale o tradizionale, l’obbiettivo è lo stesso. Ma vale una regola d’oro: una pessima strategia marketing vuole vendere, una buona strategia marketing vuole sedurre. Fate bene attenzione, perchè chiaramente ogni attività di marketing è finalizzata alla vendita, ma come in tutte le cose c’è modo e modo. Per usare una metafora, immaginate di avere davanti due persone, entrambe con l’obbiettivo di invitarvi fuori a cena e far sì che voi accettiate. La prima cerca di convincervi vantandosi di qualsiasi cosa abbia fatto nell’ultimo quarto d’ora e raccontandovi quanto ciò che faccia sia meglio di come lo fanno gli altri. La seconda invece vi chiede qualcosa di voi, poi vi racconta un aneddoto divertente, vi chiede se vi piace il sushi e poi vi propone un ristorante. Chi scegliereste? La seconda, senza dubbio. Ecco, una buona strategia di marketing digitale e tradizionale fa esattamente questo. Vende, ma con stile.
I vantaggi del marketing online
Premesso che il marketing digitale non esclude in nessun caso il marketing vecchio stile, è innegabile che il nuovo arrivato, figlio della lead generation, presenti numerosi vantaggi; primo tra tutti la targetizzazione. Per vendere un prodotto o servizio è fondamentale capire a chi venderlo, oltre che a come venderlo. Anzi, capire il pubblico è la prima cosa, perchè non targettizzare o farlo male equivale a provare a vendere dei jeans taglia 38 a una ragazza che porta la 46: si perde in partenza. Quindi se la prima cosa è individuare i potenziali clienti, la seconda cosa è comunicare con loro. Su questo il marketing digitale ha una marcia in più, infatti le pagine web, i social network e gli strumenti online, come ad esempio gli insights, ci aiutano a raggiungere con più precisione la fetta di pubblico prescelta. Immaginate di pubblicizzare una scuola di danza, sarà impossibile mettere il volantino solo nella cassetta della posta di persone che amano ballare. Al contrario è molto facile creare una campagna che arrivi solo a chi su facebook ha inserito “ballare” tra gli interessi, o a chi ha cercato “scuole di ballo” negli ultimi giorni. Lo stesso accade ad esempio con un annuncio in TV: l’azienda che compra uno spazio pubblicitario non saprà mai esattamente chi lo guarderà; certo se si pubblicizzano smalti la pubblicità sarà nella stessa fascia di un programma seguito per lo più da un pubblico femminile, ma come potete vedere rimane una targetizzazione molto vaga. Su youtube, ad esempio, la targetizzazione può essere molto più precisa, possiamo mostrare l’annuncio solo a chi ha guardato video di nail art. Il marketing digitale, passatemi il termine, ci offre un maggiore controllo. Con la conoscenza dei giusti strumenti e delle giuste piattaforme, siamo in grado di indirizzare il nostro messaggio esattamente a chi vorrebbe riceverlo, creando così un circolo positivo.
Altro vantaggio, sono sicuramente i costi, che nel marketing digitale sono molto più bassi rispetto ai canali tradizionali come radio e TV.
Bisogna essere onesti, però, ci sono anche lati negativi, o comunque dei piccoli ostacoli per chi si vuole buttare a capofitto nel mondo del marketing digitale: la concentrazione. Sul web, infatti, la concorrenza è spietata e per ogni prodotto o servizio ce ne sono tantissimi simili; ogni volta che cercate una parola su un motore di ricerca trovate decine di pagine con decine di risultati ciascuna. Una sorta di risiko tra siti web, scusate il tocco vintage, in cui la conquista della prima pagina avviene a colpi di seo e ADS, studio e continui aggiornamenti. Quindi, se è vero che oggi come oggi nel marketing digitale bisogna esserci, è anche vero che bisogna esserci bene, altrimenti è connessione sprecata.